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IL PROGETTO

Pioverà Bellezza è un progetto dai tanti inizi.

Il primo dei quali va sicuramente identificato nella pandemia. Nel significato e negli effetti che una condizione straordinaria come quella vissuta può avere avuto su ragazzi e ragazze di 12/13 anni, età in cui il confronto e la relazione coi pari gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’identità.

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Parallelamente, la pandemia, attraverso l’introduzione della didattica a distanza, ha messo in luce criticità che ora richiedono riattivazione delle relazioni e strumenti nuovi di partecipazione.

Si tratta di una fase delicata e importante che potrebbe essere generativa per immaginare una scuola altra, diversa dal passato, ma che dal passato riparte per rifondarsi.

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È proprio in questa “nuova idea di scuola” che il progetto Pioverà Bellezza ha trovato un ulteriore punto di partenza. Una scuola che può trasformarsi in uno spazio aperto, riconoscendo la propria vocazione primaria di luogo dedicato ai più giovani, aperto per gli alunni e le alunne in una assunzione di responsabilità e di senso di appartenenza.

Da qui la proposta di collaborazione con le realtà del teatro. L’ennesimo e forse più significativo inizio: quello di un progetto partecipato e condiviso tra 7 compagnie teatrali e 14 scuole secondarie di primo grado.

Un primo passo che ha dato via ad un percorso in cui oltre 1.570 studenti, veri protagonisti del progetto, attraverso il teatro, le sue forme, i suoi colori e la sua bellezza, hanno potuto far sentire la propria voce e la propria presenza alla città intera.

Il percorso

Il progetto, che è rientrato all’interno delle iniziative di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, ha visto coinvolte durante gli anni scolastici 2021-2022 e 2022-2023 oltre 70 classi, tra seconde e terze, di 14 istituti scolastici bergamaschi.

Nello specifico le realtà coinvolte sono state l’Istituto Comprensivo Statale “Gabriele Camozzi”, l’Istituto Comprensivo Statale “Alberico Da Rosciate” (plesso Codussi e plesso Galgario), l’Istituto Comprensivo “E. De Amicis” scuola secondaria di I grado Corridoni ( plesso di Via Cornagera e plesso di Via Flores), l’Istituto Comprensivo “Donadoni” (plessi Donadoni sede e Donadoni succursale), l’Istituto Comprensivo V. Muzio (plesso Colognola e plesso Villaggio degli Sposi), l’Istituto Comprensivo “I Mille” ( plesso Nullo), l’Istituto Comprensivo Statale Santa Lucia, l’Istituto Comprensivo “A. Mazzi” (plesso “Mazzi” e plesso “Lotto”) e l’Istituto Comprensivo Statale “G. D. Petteni”.

Il percorso teatrale di Pioverà Bellezza dall’anno scolastico 2024-25 prosegue nelle scuole secondarie di I grado di Bergamo.

Il logo

Il logo e l’identità visiva del progetto sono stati realizzati all’interno di un processo partecipato che ha coinvolto, nell’anno scolastico 2021-2022, l’allora II B indirizzo CFP Grafica e Ipermedia della Scuola D’Arte Applicata Fantoni di Bergamo.

La volontà è stata quella di mantenere le nuove generazioni protagoniste in tutte le fasi dell’iniziativa lavorando affinché, anche all’interno del logo, si potesse portare la visione e il sentito di chi sta attraversando quello specifico periodo della vita.

I ragazzi della Scuola D’Arte Applicata Fantoni di Bergamo sono stati guidati in un workshop tenuto dal Professor Paolo Bonfanti, in collaborazione con un team di professionisti della società di comunicazione e innovazione NT Next – Evolving Communication di Bergamo, agenzia che segue la comunicazione integrata del progetto.

Il gruppo di lavoro ha aiutato la classe, divisa in gruppi, nel processo creativo e progettuale: dalle riflessioni sulle tematiche legate ai concetti di Pioverà bellezza, ai primi bozzetti grafici e testuali, fino alla selezione condivisa delle proposte e relativa rifinitura. Il marchio ideato dagli studenti è un ombrello insolito, con due manici.

L’ombrello, simbolo del progetto, diventa emblema di uno spazio di incontro e condivisione. Le gocce di pioggia si colorano e diventano un cuore appoggiato sulla tela.

Il pay-off dell’iniziativa “La città cresce con noi” si concentra sulla riappropriazione da parte delle nuove generazioni della città che, grazie a progetti come questo, possono esprimere la propria voce nel panorama locale, portare “il Bello” e far crescere una città nuova con e per loro.

Rivivi le emozioni dell’evento con il documentario ufficiale.